fbpx

Cassazione: esporre l'acqua al sole è reato penale!

Secondo la sentenza n.30037 del 2018 presa dai Giudici della Terza Sezione della Corte di Cassazione, è reato esporre per un lasso di tempo significato al sole le confezioni di acqua destinate alla vendita.

Coloro che non seguiranno la legge, infatti, sono puniti dall’art. 5 della legge n. 283 del 1962. 

Il Tribunale di Messina imputava il titolare di un esercizio, detentore di confezioni d’acqua per la vendita esposti ai raggi solari con la condanna era 1.500,00 Euro di ammenda. Ma, la difesa del titolare, sostenne che l’acqua era nel piazzale antistante il deposito, solo per il tempo necessario a riportare il tutto nel magazzino, situato in una posizione differente del punto vendita dell’imputato. Infatti, la difesa sosteneva anche che le confezioni d’acqua non erano in cattivo stato di conservazione, ma esposte al sole solo durante lo scarico merci. Nessuno dimostrò che l’acqua era rimasta esposta al sole per un periodo di tempo consistente e non c’erano tracce di deterioramento sulle confezioni.

 I giudici hanno sostenuto che “il reato di detenzione per la vendita di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione è configurabile quando si accerti che le concrete modalità della condotta siano idonee a determinare il pericolo di un danno o deterioramento dell’alimento, senza che rilevi a tal fine la produzione di un danno alla salute, attesa la sua natura di reato a tutela del c.d. ordine alimentare, volto ad assicurare che il prodotto giunga al consumo con le garanzie igieniche imposte dalla sua natura”.

AcquaAlma alla Comunità San Patrignano

#AcquaAlma @ #SustainableEconomyForum Comunità San Patrignano La rivoluzione dell’acqua trattata. Bene. È un grandissimo onore per noi oggi essere presente in questa 2giorni all’insegna dell’economia sostenibile

 

 

La tossicità dei Nitrati

La presenza di nitrati (N03) nelle acque superficiali e in quelle sotterranee destinate al consumo umano è sicuramente un grave problema che andrebbe affrontato e risolto quanto prima, soprattutto per le sue conseguenze sulla salute umana.
L'inquinamento da nitrati delle nostre acque è principalmente causato dalle dispersioni della rete fognaria urbana e sub-urbana, dalla cattiva gestione dei fanghi provenienti dai trattamenti acquedottistici dell'acqua, dal non corretto smaltimento dei liquami zootecnici e dall'eccessivo impiego di fertilizzanti azotati in agricoltura (il nitrato è la forma ossidata dei composti azotati).
Tutto ciò ha causato la saturazione di azoto del suolo e del sottosuolo, e di conseguenza un inquinamento da nitrati delle falde acquifere che va ben oltre i 50 milligrammi per litro stabiliti come limite massimo per la potabilità dell'acqua.

Intervista allo chef ROMITO

Lo Chef Niko Romito ha partecipato all’incontro organizzato dal Gruppo Celli all’Acquario Civico di Milano per promuovere l’utilizzo dell’acqua microfiltrata come “ingrediente segreto” di un nuovo modello di consumo ecosostenibile.«Un cuoco - ha continuato Niko Romito - non può preoccuparsi solo di cucinare, ma deve guardare all’intero ecosistema della produzione e del consumo alimentare. E l’acqua è una parte vitale di questo ecosistema. Gli allievi di oggi sono i cuochi di domani».

All’evento hanno partecipato Mauro Gallavotti, ceo del Gruppo Celli, società presente nel settore degli erogatori d’acqua microfiltrata con il brand Acqua Alma dedicato all’universo Horeca; il cuoco Niko Romito con il quale Acqua Alma ha siglato una partnership della durata di 4 anni per l’utilizzo di erogatori sia nei laboratori dell’Accademia sia nei ristoranti del format Spazio; Ivan Stammelluti, specialista di innovazione e sostenibilità della società The European House-Ambrosetti; e Gianni Gurnari, consigliere scientifico dell’Associazione degustatori acque minerali (Adam).

 

Gli inquinanti chimici dell'acqua

  • Odori: odore di uova marce dovuto alla presenza di solfuri; odore di pesce dovuto alla presenza di metaboliti algali; odore di candeggina dovuto alla presenza di cloro utilizzato nel processo di potabilizzazione dell'acqua.
  • Sapori: ogni singolo sapore riscontrato nell'acqua corrisponde allo specifico odore come sopra descritto.
  • Torbidità: dovuta alla presenza di sostanze indisciolte disperse nell'acqua; anche i microorganismi concorrono a "sporcare" l'acqua.

Vietata la plastica in Puglia

La Puglia sarà la prima regione in Italia a vietare l’utilizzo di materiale plastico non riciclabile nei lidi. Dalla prossima stagione estiva infatti sarà vietata la somministrazione di cibo e bevande in materiale monouso non compostabile. È quanto stabilirà una ordinanza della Regione Puglia che prevede l’obbligo di rinuncia alla plastica.

Libro: qualcuno vuol darcela a bere

È un momento caldo per l’acqua minerale. Mentre proseguono le inchieste della magistratura che coinvolgono alcune note marche, il ministero della Salute si appresta a sospendere le autorizzazioni di 86 aziende imbottigliatrici, perché le analisi non sono conformi con quanto previsto da un decreto del 2001.
È una lunga storia quella delle acque minerali italiane raccontata nel libro di Giuseppe Altamore Qualcuno vuol darcela a bere: un'inchiesta che racconta come una potentissima lobby ha potuto condizionare le scelte politiche di vari governi fino ad ottenere una legislazione molto attenta alle esigenze commerciali dei produttori di acque minerali ma poco rispettosa della salute dei consumatori. Con un paradosso incredibile: esaminando attentamente il testo della legge si scopre che l’acqua di rubinetto può essere più sicura della minerale. Esistono infatti controlli e limiti più severi relativi alla presenza di sostanze tossiche nell’acqua potabile. L’arsenico, per esempio, non può superare la concentrazione di 10 microgrammi per litro, mentre chi beve acqua minerale può ritrovarsi nel bicchiere una dose fino a 5 volte superiore. Un limite addirittura più generoso di quello previsto per le acque reflue, che non possono superare i 20 microgrammi per litro.

Alti valori di arsenico a Caserta

Dodici pozzi contaminati da arsenico sono stati sequestrati dai carabinieri tra i comuni di Caserta e San Nicola la Strada. La quantità che è stata riscontrata supera di 900 volte i limiti di legge (la soglia legale è di 10 mg). Una “quantità abnorme” per il procuratore di Santa Maria Capua Vetere Maria Antonietta Troncone. L’acqua dei pozzi sequestrati – su cui è stata riscontrata una severa contaminazione da metalli pesanti, in particolare da arsenico, sostanza nota per la sua elevata tossicità – è stata utilizzata per anni per irrigare alcune colture ma anche per i giardini di complessi residenziali; non arriva invece nelle case, che sono allacciate alla normale condotta idrica. 

Indicazioni dell'AIRC

La presenza di rilevanti quantità di nitrati nell’acqua è un preciso segnale di inquinamento.
E’ diventato un problema sempre maggiore con il passare degli anni, in parallelo con l’uso sempre più massiccio di fertilizzanti in agricoltura e con il deterioramento del sistema fognario.
RISCHIANO SOPRATTUTTO LO STOMACO E L’INTESTINO.
Di per sè stessi i nitrati non sarebbero dannosi per la salute. Lo diventano perché in seguito a una reazione chimica , si trasformano nell’organismo in nitriti, che a loro volta durante la digestione , si possono trasformare in nitrosammine, composti potenzialmente cancerogeni.

Nuove morti per Legionella

Il Nas dei Carabinieri di Trento ha deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica 8 persone titolari di tre strutture ricettive ritenute responsabili di omicidio colposo per la mancata predisposizione del piano di valutazione del rischio legionellosi, obbligatorio dal 2015. 19 italiani, di cui 3 deceduti, la scorsa estate avevano soggiornato in 14 strutture ricettive diverse dell'Altopiano della Paganella e si sono ammalati di legionella.

Bisfenolo A

Una sostanza chimica contenuta in alcuni tipi di bottiglie di plastica e contenitori per cibi, chiamata bisfenolo A o Bpa, potrebbe aumentare il rischio di pubertà precoce, di tumori alla prostata e al seno e di malformazioni del feto nelle donne in gravidanza. L’allarme è stato lanciato dal presidente del Comitato Energia e commercio del Senato americano, John Dingell, che ha richiesto all’ente regolatorio sui farmaci e sugli alimenti, la Food and Drug Administration (Fda), di riconsiderare la sua posizione sulla sicurezza d’uso del Bpa, soprattutto in bambini, adolescenti e donne incinte.
Dingell ha avanzato la proposta alla Fda basandosi sui dati del National Toxicology Program (Ntp), secondo cui alcuni topi di laboratorio esposti a livelli di bisfenolo A simili a quelli cui vengono a contatto gli uomini, hanno sviluppato lesioni precancerose alla prostata e alla ghiandola mammaria. "La possibilità che il Bpa possa avere un impatto negativo anche negli uomini - riporta il Ntp - non è da escludere e sono dunque necessarie ulteriori ricerche".

Newsletter

Iscriviti alla nostra newslwetter:

Il trattamento e la conservazione dei dati avvengono in ottemperanza a quanto prescritto dal GDPR e dal D.Lgs 196/2003 e ss.mm.ii.

Dettagli di contatto

COSMA S.r.l.

Lungomare Guglielmo Marconi, 71 - Salerno

Tel.: 089-756700

Email: c.magliulo@bilancioenergeticozero.it

 

OPERIAMO SU TUTTO IL TERRITORIO DELLA REGIONE CAMPANIA

Invitiamo a diffidare di proposte effettuate da altre aziende omonime.